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Danimarca 2005 - Uno

Il piano era di andare direttamente in Danimarca, piano che e' stato quasi sventato dalla necessita' di consegnare un "coso" al nostro ufficio di Amburgo. Ok, si fa' una "piccola" deviazione di circa 200 Km e si passa da Amburgo. Il che non e' proprio un grosso problema, se non che io preferisco evitare le Autobhan tedesche, dato che i tedeschi hanno qualche problemino a guidare... probabilmente e' il fatto che gli martellano in testa che "non ci sono limiti di velocita'" e glielo martellano da quando sono bambini, cosi' quando arrivano alla fatidica eta' di prendere una vera macchina ed andarci su queste foxxute autobhan non riescono a pensare ad altro che pestare giu' sull'accelleratore.

Cosi' tu ti ritrovi a vedere sto' coso che si avvicina da dietro e pensare "che ca$$o e'? Uno Stuka in picchiata?". E poi il coglione comincia a lampeggiarti per dire "no, non e' uno Stuka, e' una foxxuta mercedes! e adesso leva il tuo foxxuto culo dalla mia autostrada!.

Il che mi ha fatto pensare a come montare qualche cosa tipo questo o quest'altro sulla moto.

Raggiunta Amburgo ed individuato l'ufficio, mollo il "coso" e poi mi appresto a ripartire per cominciare effettivamente le mie ferie. Il problema a questo punto e' che tutte le strade che il mio povero GPS pretende di farmi prendere sono a) chiuse b) senso unico nel senso opposto o c) aperte in due come un pesce bollito.
Dopo un bel po' di deviazioni e bestemmie (No! non posso girare a sinistra adesso!!) riesco finalmente ad imbroccare la via giusta e mi avvio verso il confine danese.

Raggiungo il confine, mi fermo al distributore/banca proprio sul confine e scambio un 200 euro circa in 2000 e rotte Korone Danesi. E subito mi viene l'invidia per le banconote tutte colorate con "effetto Monopoli".

Comincio quindi ad avvicinarmi al primo "posto di ristoro", e vedo subito qualche cosa di relativamente strano. Ogni 5/6 Km circa c'e' una piazzola di sosta con carta stradale, informazioni turistiche annesse e.. bagno. Ci sono bagni ovunque. I Danesi hanno sicuramente capito le necessita' umane, in qualunque punto della Danimarca ci si trova a non piu' di 300 metri da un bagno pubblico, perfettamente attrezzato e pulito.

L'Hotel che ho scelto per fermarmi non ha una particolare valenza turistica, l'ho scelto solo perche' era vicino al confine (a Grasten), su uno degli onnipresenti fiordi e pareva decente.

L'hotel si rivela essere una delle tipiche costruzioni danesi, con tetto di paglia. Si' avete letto benissimo. Il tetto e' di paglia, uno strato spesso circa 35 cm di paglia ricopre tutto il tetto e no, non ci sono mattonelle o tegole sotto. Questa e' una costruzione normalissima e si vedono spessissimo in Danimarca. A quanto pare pero' i Danesi non producono sufficente paglia per i tetti, infatti la maggioranza della paglia devono importarla da posti come la Turchia.

Ed ovviamente dietro all'albergo c'e il campo da golf. Un'altra caratteristica danese. Campi da golf ovunque. Se c'e' un bagno a 300 metri, ci sono almeno due campi da golf ad un kilometro.

Per cena mi divoro una mastodontica bistecca da leccarsi i baffi (altro che la roba che si trova in Olanda) con contorno di patate, carote ed altre verdure assortite. Il tutto per poco piu' di 20 euro (!).

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