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Sette Paesi In Dodici Giorni

Impossibilitato a prendermi le ferie in Giugno o Luglio, ed essendo ideologicamente contrario alle ferie d'Agosto, ho deciso per Settembre. E con un tracciato alquanto impegnativo: Belgio, Lussemburgo, Francia, Italia, Austria, Germania e rientro in Olanda. Sette paesi attraversati in dodici giorni.

Il sabato verifico la moto, olio e catena a posto, i bagagli sono pronti, un controllo che la borsa serbatoio non mi copra gli strumenti, verifico che l'handling della moto non sia peggiorato severamente dal carico e poi devo solo aspettare il lunedi' mattina per la partenza.

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Un po' di numeri

Km percorsi: circa 3500
Velocita' media 82 Km/h (!), velocita' massima 128 Km/h (in Germania)
Costo medio pernotto 48 euro/notte (dato che con i B & B non ho avuto grande risparmio, stavolta ho optato per Hotel)

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Sveglia alle 7, il tempo e' ottimo, colazione, il bagaglio e' gia' pronto sulla moto e via!

Il tragitto non e' nulla di straordinario, semplicemente un trasferimento autostradale. Mi fermo a Liege per mangiare in una brasserie, la citta' non mi ispira un gran che, ma e' una delle piu' grosse fabbriche d'armi d'europa quindi.

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Riparto nel primo pomeriggio e raggiungo verso le 16 la mia destinazione: Bastogne.

Teatro di una grande battaglia e di una grande vittoria per le forze alleate durante l'inverno del 1945, Bastogne e' stata completamente ricostruita, il museo storico e' purtroppo troppo piccolo e dimenticato in un'angolo. L'unico vero cimelio e' il carro Sherman che rimane a fare bella mostra di se' sulla piazza del paese.

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Dopo una cena a base di bistecca in un locale del posto (chissa' perche' ma quando mi offrono pesce di mare a 400 Km dal mare piu' vicino divento sempre sospettoso) ed una controllata all'olio sono pronto per andarmene a dormire.

Km percorsi: 354

Giorno 2, 9/9/2003: Nancy

Perche' ho deciso di passare per Nancy? Bho! Forse perche' stava li'.

La mia idea di partire di buon'ora viene parzialmente sventata dall'albergatore, che si mette a preparare la colazione solo alle 8.10.

Riparto da Bastogne verso le 9, prima di tutto mi dirigo verso Clairvaux, un paesino tra i monti vicino a Bastogne, dal quale castello, abbarbicato sul fianco della montagna, i tedeschi bombardavano Bastogne durante l'assedio.

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Il castello

Il paese e' adesso un lindo paesino senza troppe pretese.

Riparto verso Nancy passando per Luxembourg City, la quale si rivela un caotico centro commerciale, decido pertanto di non fermarmi e di proseguire verso Nancy.

Mentre sto' viaggiano mi capita di pensare "ecco, qui' ci vorrebbe una stazione di servizio con bar annesso", ho appena finito che ecco non una, non due ma bensi' tre stazioni di servizio una in fila all'altra.

Giungo a Nancy nel pomeriggio e mi perdo nel mezzo della citta', decido pertanto di fare cio' che, secondo le donne, noi uomini non facciamo mai: domandare informazioni.

Non e' che noi uomini non lo facciamo mai, ma sappiamo perfettamente che, nel 90% dei casi in cui domandiamo informazioni, il tipo a cui le domandiamo 1) non sa una mazza 2) ci manda dalla parte sbagliata o 3) fa' finta di non sapere niente.

Ed infatti, il barista a cui domando afferma con certezza che "quella via li' a Nancy non c'e'". Per fortuna pero' che il piazzista che e' li' e sta' cercando di vendergli qualche cosa sa meglio, dalla borsa salta fuori una mappa e 20 minuti dopo io trovo l'albergo.

Dopo essermi registrato visito un po' la citta'.

Nancy e' una linda cittadina universitaria, che a me sembra piena di studentesse...

Per la sera scelgo uno dei tanti ristoranti che sono nei pressi del parco cittadino.

Km percorsi: 298

Giorno 3, 10/9/2003: Perouge

Riparto da Nancy con qualche problema per via del modo incasinato con cui i francesi segnalano le strade, alla fine riesco ad individuare la strada giusta ed a ripartire.

Il piano e' di seguire le nazionali fino a Besancon. Mi fermo a Vestal per visitare il memoriale dei caduti della 3a armata di Patton.

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Il memoriale ai caduti di Patton

Arrivo a Besancon verso mezzogiorno, mi fermo per il pranzo e decido di proseguire lungo la N83 per Amberieu, o meglio, io vorrei proseguire lungo la N83, solo che la N83 non si vuole fare trovare... dopo un po' imbocco quella che sembra la strada giusta, solo che non lo e'.

Dopo un'altro po' di bestemmie decido di mollare i cartelli e di seguire il GPS. Purtroppo, il GPS mi dice che dovrei andare verso sud, io imbocco la strada che pero' va' verso sud solo per circa 20 metri, prima di cominciare ad andare in tutte le direzioni meno che sud... ad un certo punto imbocco quella che io penso sia la direzione giusta, solo che la strada dopo circa 100 metri scompare, sostituita da una specie di sentiero sterrato ed in condizioni pessime...

Dopo essermi fatto un sei/sette kilometri di sterrato (bestemmiando mentalmente e pensando "ca$$o, con la moto carica, se mi ribalto qui' non mi rialzo piu!!!"), sbuco su uno stradone, svolto verso Sud e... e' la N83!!!! L'ho trovata!!!.

La N83 mi saluta subito con un bel cartello "negli ultimi 3 anni 48 morti!"... orko!

E certo che la N83 e' molto trafficata, incrocio 4 trasporti eccezionali di yacht... ma non di quelli piccoli, roba che va bene per il sultano del brunei... ma che ca$$o ci fanno degli yacht cosi' nel mezzo delle montagne dei vosgi???

Arrivo a Perouge verso le 17, il paese e' un borgo medioevale abbarbicato su una collina, dopo una rapida visita (merita), mi metto a cercare l'hotel... devo dire che, se quelli dell'hotel mi avessero avvisato che l'hotel non e' a Perouge ma sulla Nazionale lo avrei trovato senza farmi il giro della collina quattro volte...

Km percorsi: 471

Giorno 4, 11/9/2003: Pavia

Niente di eccezionale oggi, solo un rapido e noioso trasferimento autostradale da Perouge a Pavia attraverso il Frejus.

La mattina inizia con un presagio di pioggia, ma lascio le nuvole dalla parte francese del Frejus e mi ritrovo in Italia con il sole.

Lo stop a Pavia e' uno stop tecnico, domani si va' a Reggio Emilia per il Tortellino.

Km percorsi: 447

Giorno 5, 12/9/2003: Il Tortellino 2003/1

Questo doveva essere il giorno dedicato agli arrivi, ed infatti io arrivo al punto di ritrovo di Reggio Emilia che manca qualche minuto alle 16 e non c'e' nessuno in vista.

Poco male, piazzo la moto in posizione visibile e mi metto ad aspettare, dopo un po' comincia ad arrivare gente.

Il problema e' che gli organizzatori e le guide per andare all'albergo non si vedono.

Il fatto e' che ci eravamo dimenticati dell'effetto di distorsione spaziotemporale, percui le 16.00 a Reggio Emilia sono le 18.00 in tutto il resto dell'universo... ed infatti le "guide" arrivano puntuali con due ore di ritardo...

Vabbe', ci dirigiamo verso l'albergo dove faccio conoscenza con un paio di dozzine di transalpisti...

Nota: io per i nomi sono negato, quindi...

Purtroppo pare che un paio siano rimasti bloccati sull'autostrada a causa di un'incidente mostruoso, cortesia (sembra) di una turista tedesca che ha deciso di fare inversione in autostrada...

Km percorsi: 225

Giorno 6, 13/9/2003: Il Tortellino 2003/2

Al mattino l'effetto di curvatura stellare si fa' sentire di nuovo, ed infatti si parte per il giro puntualmente con un'ora di ritardo.

Il giro comincia subito con un bel pezzo curvoso fino al paese dove facciamo una sosta per caffe' e finire di svegliarsi, qualcuno mi domanda se ho dei problemi con le curve, io spiego pazientemente che il problema non sono le curve, ma il fatto che la collina piu' alta in olanda e' di 16 metri sul livello del mare quindi... (nota: questa e' la scusa del fermone numero 1082 ed io voglio il copyright!).

Dopo la pausa si riparte verso il famoso ponte a "schiena d'asino", dove il piano prevedeva che io passassi per primo per fare le foto, peccato che il piano sia andato a carte quarantotto visto che mi e' stato detto di restare prima del ponte e fare da "guida"...

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Il gruppo si dirige verso il Ponte di Olina

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Ed ecco il famoso ponte.

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Arrivo sulla cima del passo.

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Gruppo sul passo.

Dopo il ponte inizia il primo pezzo di sterrato, dato che sono riuscito io a farlo senza ribaltarmi, deduco che tale sterrato era a livello "bambini da 4 a 6 anni"...

Si sale quindi verso il "passo della croce misteriosa", quello che non sapevo e che scopro dopo e' che gli ultimi kilometri di salita sono di sterrato... uno sterrato che al confronto quello di prima era una superstrada. Non solo il terreno e' sterrato, con sassi, rocce e quant'altro, ma si snoda attraverso un bosco, quindi con radici e rami, ed essendo in salita per evitare un'eccessiva erosione del terreno a causa acqua, ci sono delle assi di legno (veri tronchi) nel terreno per guidare l'acqua, solo che non sono perpendicolari alla strada (quindi alla direzione di marcia), ma diagonali... insomma non proprio il massimo del comfort di marcia.

Dopo aver rischiato di ribaltarmi quelle 2/3 milioni di volte in 500 metri, arrivo in cima al passo. E devo dire che la vista lo merita.

Dopo il pranzo al sacco si riparte, li' le cose si fanno truci: non solo il sentiero e' simile a quello di arrivo, ma e' in discesa per di piu'... non so come ma riesco a passarci senza ribaltarmi (o sono piu' bravo di quello che penso o sono mooooolto fortunato... mi sa' che e' quest'ultima).

Una pausa rifornimento diventa una pausa rifornimento/caffe/ho-guarda- i-go-kart... poi alla fine si riparte.

Dato che si sta' facendo tardi, decido di saltare lo sterrato in notturna e di unirmi al gruppo che va' direttamente verso l'albergo.

Km percorsi: 160 (circa perche' non ho guardato)

Giorno 7, 14/9/2003: Il Tortellino 2003/3

Ultima giornata, il piano prevede una pausa caffe' e poi il pranzo.

Il tempo e' un po' bigio, e due (2) gocce d'acqua si spiaccicano sulla mia visiera, tutti si fermano per indossare antipioggia e compagnia varia... ed ovviamente non piove.

Giunti al punto di sosta io ne approfitto per togliermi la giacca dato che sto' sudando come un pinguino nel deserto del sahara, e tutti vorrebbero immediatamente linciarmi. Aho! Ma se sono un'orso polare ed ho sempre caldo che ci posso fare!

Il pranzo al rifugio e' di una lentezza colossale, il primo vassoio arriva alle 2, il secondo alle 2.30... se va' avanti cosi'... inoltre, non ho capito bene perche' ma tutti i vassoi tendono ad andare verso l'altra estremita' del tavolo...

Verso le 15.30 tutti cominciano ad entrare nell'ottica di andarsene fuori dai piedi ed io mi aggrego al club.

Ci vediamo alla prossima!!!!

Km percorsi: 360 (circa perche' non ho guardato)

Giorno 8, 15/9/2003: Innsbruck

Lascio l'Italia diretto verso l'Austria ed Innsbruck, il viaggio non e' niente di eccezionale, un rapido trasferimento autostradale fino nei pressi di Innsbruck, li' mollo l'autostrada e comincio ad inerpicarmi su per le varie stradine.

Trovo l'albergo che sembra praticamente scavato nel legno... il paesino e' una bellezza, talmente pulito ed ordinato che sembra quasi un modellino.

Avrei dovuto portarmi degli scarponi da montagna...

Km percorsi: 460

Giorno 9, 16/9/2003: Ansbach

Lascio Innsbruck seguendo la strada normale ed evitando l'autostrada, l'aria e' fresca e la strada si snoda tra paesaggi eccezionali, larga e ben tenuta.

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Questi cartelli, in ogni piazzola di sosta, ricordano ai viandanti che la loro immondizia e' roba loro.

Niente di particolare da segnalare, salvo il numero incredibile di camion e di pulman che arrancano su' per la strada.

Ad Ausburg mi fermo per il pranzo, ma la citta' non mi lascia una grande impressione.

Giungo ad Ansbach e localizzo l'albergo verso le 17.30.

Km percorsi: 335

Giorno 10, 17/9/2003: Bad-Hernsfeld

Lascio Ansbach seguendo la B27, anche detta "Romantiche Strasse", la strada romantica, o strada della foresta nera, dato che si snoda attraverso la stessa foresta per circa 300 Km.

Verso mezzogiorno sto' attraversando il paesino di Bad-Brukenon pensando se fermarmi oppure no, quando vedo il cartello e decido immediatamente di fermarmi. Per 8 euro mi mangio una bistecca grossa quanto la ruota posteriore del TA.

Dopo un'oretta (necessaria per la digestione) riparto, o meglio, ripartirei se non fosse che un paio di idioti che stanno dipingendo le strisce sulla strada hanno bloccato tutto l'ingresso del parcheggio... alla faccia dell'efficienza tedesca.

Arrivo a Bad-Hernsfeld verso le 16.00, localizzo dopo un paio di giri l'albergo. Giretto in centro e cena.

Km percorsi: 242

Giorno 11, 18/9/2003: Celle

Riparto da Bad-Hernsfeld verso le 9, diretto verso la citta' di Celle, centro industriale vicino a Frankfurt.

Continuo a seguire la B27, che pero' poco dopo risulta "fagocitata" dalla A7 (autostrada). Faccio una piccola deviazione per visitare il parco naturale di Messer, deviazione che si rivela indovinata.

La strada per il parco si snoda su una collina, ed in fondo si trova un parcheggio, un cancello di legno ed un signore molto cortese, che mi spiega le regole: se hai una macchina la lasci li' e vai a piedi, se hai una moto vediamo quanto casino fa', se e' abbastanza silenziosa puoi entrare. Dall'altra parte del cancello ci sono 60 kilometri di percorsi sterrati, tutti marcati e tenuti magnificamente.

Dato che ho la moto carica lascio perdere e mi faccio un giretto a piedi, riesco anche ad individuare un falco che pero' si invola prima che io possa fotografarlo.

Celle si rivela essere il centro industriale che promette, per fortuna l'hotel non e' li' ma in un paesino vicino, arrivo all'hotel e scopro che stanno facendo il barbecue: praticamente stanno arrostendo un'intera mucca.

Km percorsi: 292

Giorno 12, 19/9/2003: Amsterdam

Fine del giro, si rientra.

Anche oggi un noioso trasferimento autostradale, unica nota di colore il passaggio sull'afsluitendijk, la lunghissima diga (30 Km) che chiude il nord dell'olanda ed evita che Utrecht ed Amsterdam finiscano sott'acqua.

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L'afsluitdijk

Arrivo a casa verso le 16 ed ho subito una sorpresa: stanno rifacendo la strada proprio di fronte a casa mia!!!

Vabbe'...e' ora di far sviluppare le foto e cominciare a progettare il prossimo giro.

Km percorsi: 468